martedì 17 febbraio 2015

L'Italia delle riforme


Unioni di fatto: diritti al punto

>Brescia, 16 / 2 / 2015
>
>
>All'attenzione degli iscritti al PD bresciano
>
>
>Oggetto: ordine del giorno sui diritti civili
>
>
>Cara amica, caro amico,
> con la presente vorrei informarti che venerdì scorso la Direzione
Provinciale del nostro partito ha approvato (quasi all'unanimità, con un solo
voto contrario) un documento predisposto dal Dipartimento Diritti Civili dal
titolo "Unioni di fatto: diritti al punto", che puoi leggere in allegato.
>
>Come vedrai, nel deliberato sono presenti alcuni inviti, rivolti ai segretari
di circolo e ai responsabili di zona (per promuovere iniziative pubbliche e
costruire occasioni di dibattito, confronto, approfondimento), ai parlamentari
bresciani (per sostenere con determinazione una legge che riconosca e
regolamenti le unioni civili), agli amministratori locali PD (per sostenere l'
adesione del proprio Comune alla "Rete anti-discriminazioni per orientamento
sessuale ed identità di genere delle Pubbliche Amministrazioni RE.A.DY",
seguendo l'esempio del Comune di Brescia e per adottare provvedimenti
amministrativi che, anche attraverso il riconoscimento del concetto di famiglia
anagrafica, risultino idonei a riconoscere le unioni civili e superare
eventuali discriminazioni nell'accesso al welfare comunale; il tutto nei limiti
delle competenze comunali, evitando inutili forzature e prevenendo così
strumentali e sterili polemiche).
>
>È un documento equilibrato e nello stesso tempo avanzato, che confidiamo
possa diventare patrimonio dell'intero PD bresciano, dei nostri parlamentari e
dei nostri amministratori locali.
>
> In allegato troverai anche copia della mozione – sul medesimo tema dei
diritti civili – approvata all'unanimità dalla Direzione Regionale del PD e la
relativa proposta di ordine del giorno da sottoporre all'attenzione dei nostri
amministratori locali.
>
> Un saluto
>
>il Segretario Provinciale
> Michele Orlando

domenica 8 febbraio 2015

Enews 390, venerdì 6 febbraio 2015



Matteo Renzi Newsletter
 


6 febbraio 2015

eNEWS 390

 
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Molta acqua è passata sotto i ponti rispetto all'ultima enews. Supersintetico.

1. Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Un galantuomo, una persona che conosce le istituzioni (parlamentare, ministro, giudice costituzionale), un punto di riferimento per tutti. Non era facile gestire il dopo-Napolitano e lo sappiamo bene, visto quello che accadde nel 2013. Invece, grazie al senso di responsabilità di tutti, l'Italia ha un nuovo Presidente che - ne sono certo - saprà guidarci in questi sette anni con saggezza. E tutto ciò è particolarmente importante in un tempo di grandi cambiamenti in Italia e in Europa. Sono molto felice anche come segretario del PD e voglio dire grazie a tutti quelli che hanno dato una mano. Ho avvertito il desiderio di riscatto dopo ciò che accadde con i 101: il metodo che abbiamo scelto e praticato ha consentito di portare una larghissima maggioranza a condividere la nostra proposta.

2. Il metodo non ha convinto Forza Italia che ha dunque annunciato la rottura del Patto del Nazareno. Il collegamento mentale è quanto mai curioso. E non solo perché tutti i partiti - anche Forza Italia - negli incontri di delegazione avevano espresso condivisione per il metodo scelto dal PD. Il punto è che il Patto del Nazareno non è un papiro segreto con dentro chissà cosa (con buona pace di qualche direttorone di giornale che forse ammetterà finalmente di aver scritto una bufala), ma un accordo alla luce del sole su tre punti centrali: innanzitutto, una legge elettorale in grado di dare un vincitore certo, evitare inciuci, eliminare il potere di veto dei partiti piccoli. Poi, una sistemata ai rapporti tra Stato e Regioni troppo arzigogolati e complessi, riducendo le funzioni dei consigli regionali. Terzo, l’eliminazione del bicameralismo paritario con il superamento del Senato per come lo conosciamo adesso. Su questi tre punti noi continueremo ad andare avanti. Noi non abbiamo cambiato idea. Se Forza Italia, che ha sempre difeso queste idee, adesso vuole rimangiarsele, buon appetito. Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro Forza Italia prevalgano il buon senso e la ragionevolezza. Se ciò non dovesse accadere noi continueremo a rispettare Berlusconi e il suo partito come rispettiamo tutti i partiti che ottengono i voti dei nostri concittadini: il nostro obiettivo non è parlar male dei nostri avversari, ma lavorare bene per l'Italia.

3. Nel periodo non collegato, come dicevano i radiocronisti di una volta, abbiamo chiuso il semestre europeo (e come vediamo, a forza di farsi sentire, qualcosa in Europa si muove davvero), approvato in seconda lettura la legge elettorale (grandioso passo in avanti per la politica italiana), fatto iniziative internazionali in un momento di grande rilievo, mandato avanti corpose riforme (segnatevi la data del 20 febbraio, è importante). Potrei annoiarvi come l'ultima volta con l'elenco. Mi limito a segnalarne una: la chiusura dell'accordo con la Svizzera e il Vaticano sul rientro dei capitali dall'estero che porterà diversi soldini nelle nostre casse. Era un impegno di campagna elettorale 2012, è un impegno mantenuto.



Pensierino della Sera. Stanno arrivando i primi segnali della ripresa. L'Italia sta ripartendo, finalmente. Dobbiamo mantenerci prudenti, ma i dati sono davvero interessanti. I mutui, i macchinari, le aziende, gli 80 euro su cui nessuno ha più dubbi, il costo delle bollette che nel 2015 sarà più basso di quasi tre miliardi di euro, gli sgravi per chi assume a tempo indeterminato, l'eliminazione del costo del lavoro dall'Irap. E l'elenco potrebbe continuare a lungo.
Ora si tratta di fare un duplice sforzo. Da un lato, sbloccare finalmente tutte le ganasce burocratiche che impediscono miliardi di investimenti (ieri ho fatto una riunione sugli impianti di depurazione per la Sicilia: c'è più di un miliardo di euro tecnicamente fermo ed è ingiusto e inaccettabile. Il commissariamento è l’unica strada e ho chiesto di procedere rapidamente senza guardare in faccia nessuno). Dall'altro, riportare fiducia, serenità, ottimismo. Per me l'ottimismo non è uno sforzo del carattere, ma la forza vitale che rivendica per sé il futuro. E dunque occorre ridare fiducia all'Italia e agli italiani. Ci sono tutte le condizioni perché questo viaggio riprenda insieme: non sprechiamole, non buttiamole via.

Un sorriso
Matteo


PS Chi riceve da anni l'enews conosce la mia amarezza quando qualche anno fa vi ho dovuto annunciare che la Corte dei Conti mi aveva condannato a pagare 14mila euro per un atto amministrativo della Provincia di Firenze. Ho subito su questo attacchi, sui media, cartelloni e sceneggiate del M5S in Parlamento, polemiche politiche violente. Oggi condivido una piccola soddisfazione: l'appello ha annullato la condanna e la verità viene finalmente ristabilita.

 
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